fischer Italia è il punto di riferimento per i Progettisti, le Imprese, gli Installatori e gli Hobbisti italiani.
Nel grande headquarter di Padova si trovano la Ricerca e Sviluppo, il laboratorio prove, lo stampaggio plastica, l’assemblaggio, il confezionamento e gli spazi formativi della fischer Academy. fischer Italia è anche il Centro di Competenza Ricerca e Sviluppo del Gruppo per il fotovoltaico, i fissaggi di sanitari e le linee vita.
L’ingegner Michele Martini è il Responsabile del Dipartimento Ricerca e Sviluppo Prodotto e del laboratorio prove e ci racconta come in fischer Italia nascono e si testano i nuovi prodotti.
38 anni, ha un laurea in Ingegneria Meccanica e inizia la sua carriera nel Dipartimento Ricerca & Sviluppo di una famosa casa motociclistica occupandosi di soluzioni meccaniche innovative. Successivamente è Project Engineer di una multinazionale nel settore automotive per passare poi a un marchio leader mondiale nel settore illuminazione.
Da febbraio 2014 è Research & Development Manager di fischer Italia, Responsabile del Dipartimento di Ricerca & Sviluppo Prodotto e Responsabile del Laboratorio Prove. In capo a lui la definizione dei tempi e degli investimenti relativi ai nuovi prodotti di fischer Italia in ambito Trade ed Oem. Crede nel lavoro di squadra e nell’applicazione di solidi strumenti di gestione dei progetti, lasciando spazio al pensiero laterale.
Ingegner Martini, fischer Italia è una delle consociate più importanti del Gruppo. Ci parli del Dipartimento Ricerca & Sviluppo e di come si struttura.
Il nostro Dipartimento è formato da un team di progettisti per lo sviluppo di nuovi prodotti e un team di tecnici di laboratorio. Ciascuno di noi ha formazione e competenze tecniche diverse, un valore aggiunto che permette uno scambio che arricchisce il nostro lavoro nel quotidiano. Le nostre competenze, d’altra parte sono trasversali e in progettazione lavoriamo su tutte le gamme di prodotto senza specificità e assegnazione per ruolo di gamme o singoli prodotti. Poi negli anni qualcuno ha sviluppato più il solare o i sanitari ma senza che questo corrisponda a una struttura organizzativa a priori definita. Questo tratto fa del nostro Dipartimento un prezioso unicum e rende anche il nostro lavoro molto appassionante e nuovo ogni giorno, perché le sfide da raccogliere sono molto diverse.
Tutte le consociate fischer hanno un Dipartimento R&D?
Nooooo. Ma fischer Italia ha una sua storia particolare, iniziata nel 1963, e un percorso di crescita e di cambiamento negli anni che l’hanno portata a essere, dopo fischer Germania, molto importante nell’ambito del Gruppo. questo è il risultato vincente di un mix di tanti e diversi fattori, correlati al tessuto storico, al comparto delle costruzioni in Italia e a una combinazione tutta italiana di tecnica e creatività. In fischer Italia i prodotti vengono progettati e disegnati, testati, prodotti e commercializzati. Delle 49 consociate del Gruppo solo 7 hanno la produzione e ancor meno stampano il tassello fischer Duopower che in ultimo ha rivoluzionato il fissaggio. Noi siamo una di queste! Un altro aspetto fondamentale del nostro Dipartimento Ricerca e Sviluppo è poter lavorare in autonomia: con i colleghi del Gruppo ci confrontiamo se serve, in un rapporto alla pari.
Come sviluppate l’idea di un nuovo Prodotto?
Partiamo da una premessa chiave: l’approccio del nostro lavoro in Dipartimento Ricerca & Sviluppo è pratico e pragmatico. Lavoriamo solo su idee che rispondono alla nuova soluzione per un bisogno reale o alla nuova soluzione di un problema o a un miglioramento applicativo che ha base concreta. Le nostre energie e sforzi hanno quindi un obiettivo preciso.
Come nascono le nuove idee di prodotto?
Partiamo da quello che chiamiamo bacino delle idee. L’input per pensare e progettare un nuovo prodotto può arrivare dal nostro Direttore Generale, dai nostri Product Manager, dai colleghi della Forza Vendita che riportano le richieste del mercato o di un cliente in particolare. E ovviamente anche da noi. Il nostro Dipartimento ha un’altra peculiarità: lavora a stretto contatto con chi opera sul mercato. Lavoriamo fianco a fianco coi Product Manager, non siamo chiusi in Ufficio Progettazione. Spesso anzi usciamo sul campo con loro o con i colleghi della forza vendita. Questo aspetto ci entusiasma e ci aiuta a capire davvero cosa serve a chi utilizza un sistema o un prodotto fischer, il confronto con clienti ed utilizzatori è molto importante per noi. Il nostro è un vero lavoro di squadra.
E poi come si procede?
Tutte le idee vengono sottoposte a una prima fase di valutazione e scrematura circa la loro bontà, fattibilità, utilità allargata. Ci sono 5 fasi nel nostro processo di sviluppo del prodotto: la Fase di Preparazione all’Idea, la Fase di Concept, la Fase di Sviluppo, la Fase di Realizzazione e la Fase di Lancio nel mercato.
Superata la prima fase si passa alla seconda che lascia ancora un margine per un ripensamento circa la prosecuzione o meno del lavoro per passare alla terza fase, il cuore dello sviluppo vero e proprio. Molti dei prodotti che progettiamo sono sistemi ibridi, fatti di materiali diversi, con meccanismi solo in apparenza semplici. Iniziamo schizzando l’idea su fogli di carta, la condividiamo, la modifichiamo, cancelliamo, riabbozziamo. Si parte da qui e solo dopo si arriva a un disegno strutturato, ai primi campioni con dimensioni via via diverse e sempre più perfezionate. Si passa attraverso la simulazione, la cinematica, la stampa 3D e infine i test di funzionalità, i successivi aggiustamenti tesi al miglioramento e il campione finale.
Quanto tempo richiede un intero processo di sviluppo?
Dipende dal prodotto e varia in funzione della complessità per un arco di tempo compreso fra 6 mesi e 2 anni e mezzo. In qualche caso anche 3 anni. Ogni anno depositiamo nuovi brevetti, un risultato non male!
Quali caratteristiche hanno i prodotti sviluppati in fischer Italia?
Prima di tutto la sicurezza, che è il valore intrinseco in ogni prodotto fischer. Poi la facilità di utilizzo. Il meccanismo interno al fissaggio può essere complesso, ma l’installazione deve avvenire in poche semplici mosse. Penso ad esempio ai nuovi prodotti che abbiamo sviluppato in ambito idrotermosanitario. All’installatore per l’applicazione e la certezza di tenuta bastano davvero pochi “click”!
Come li testate? e con quali Istituti esterni collaborate?
I primi test avvengono sempre nel nostro laboratorio prove. Li testiamo noi che li abbiamo sviluppati e li testano anche i nostri colleghi. Spesso anche i colleghi della nostra forza vendita per lasciare a loro una valutazione libera da pregiudizi. Facciamo molte prove in condizioni diverse per ottenere validi risultati. Molto spesso li testiamo presso laboratori esterni a cui ci appoggiamo da sempre: enti terzi imparziali e seri come istituti certificati ACCREDIA, Università ed Enti di Certificazione.
Come vede il fissaggio nel prossimo futuro?
La tecnologia e l’impiego sempre più raffinato della stampa 3D sta influenzando i nostri metodi e processi di lavoro. Ma si parte sempre da un’idea e da un disegno. Il mercato richiede nuove applicazioni, funzionali a metodologie costruttive in evoluzione. La tecnologia è solo un mezzo per garantire sempre più sicurezza e miglioramenti prestazionali.
I nuovi campi più interessanti?
Non poniamo limiti agli ambiti futuri di applicazione. Dalle nuove soluzioni per il fotovoltaico, il rinforzo dei solai e quelle in ambito sismico ci sono infinite possibilità!