Il tassello chimico è oggi una soluzione ampiamente utilizzata e apprezzata da professionisti e appassionati. Scopri perché visitando la sezione dedicata.

Ancoranti chimici in cartuccia

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L’ancorante chimico, detto anche tassello chimico, può a buon diritto considerarsi una sorta di rivoluzione nel settore dell’ingegneria strutturale, dell’edilizia e del fai da te. Si differenzia da quello tradizionale perché l’azione di ancoraggio non è data esclusivamente da attrito o incastro meccanico, ma dalla presa di particolari “colle rigide” o, meglio, di specifiche combinazioni di resine e composti induritori. L’ancoraggio chimico è una risorsa fenomenale per ogni esigenza di fissaggio, soprattutto nei casi in cui si prevedano forze di peso o di trazione particolarmente importanti ad interessare il punto di attacco del supporto, e può concretizzarsi nell’impiego di fiale RSB o di cartucce ad iniezione FIS SB. Nel caso del tassello chimico ad iniezione, resina e induritore sono in due contenitori separati: sarà solo l’azione della pistola a estrusione (in tutto simile a quella per il silicone) ad avviare il processo di miscelazione attraverso il beccuccio miscelatore, fondendo i due composti all’interno del foro praticato precedentemente con il trapano.
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