fischer ha rivoluzionato il fissaggio con l’invenzione del mitico tassello fischer S, brevettato nel 1958. Il classico tassello a espansione in nylon ha dimostrato la bontà di quell’idea innovativa fino ad oggi. Da allora la tecnologia di fissaggio è andata molto oltre e oggi fischer ha la soluzione adatta per qualsiasi materiale da costruzione e applicazione, rispondendo alle esigenze del progettista, dell’impresa, dell’installatore e dell’hobbista. E se non c'è ancora una soluzione… fischer la troverà. La domanda è: come?

Rainer Fischer è il capo della Business Unit Plastics, dove gli esperti dello sviluppo prodotti di fischer affrontano quotidianamente il problema. Durante la nostra intervista ci ha raccontato come il Gruppo fischer progetta e sviluppa i prodotti di domani.

Signor Fischer, ci parli del Suo dipartimento. I Suoi colleghi possono essere paragonati ad Archimede Pitagorico che armeggia in un piccolo laboratorio?

(Risata) No, il nostro dipartimento è molto diversificato. Esistono diversi gruppi di età, personalità e professioni: ingegneri, ingegneri civili, ingegneri meccatronici, ingegneri meccanici, ingegneri civili e progettisti. La creatività è importante tanto quanto la formazione e la capacità di lavorare in squadra. La nostra elevata percentuale di brevetti dieci volte superiore alla media del settore, conferma che questo è l'approccio giusto.

E la "piccola officina"?

L’officina non è così piccola. Lo era nel 1958! La nostra Business Unit è composta dai reparti di gestione del prodotto, sale prove, uffici sviluppo e assistenza tecnica con circa 40 collaboratori. I colleghi della Ricerca & Sviluppo siedono fianco a fianco con il Product Manager nel nostro ufficio open space. Ciò consente uno scambio diretto circa le richieste del mercato o il feedback sulle prove R&S senza troppi passaggi. Nello stesso edificio infatti si trovano il laboratorio e la sala prove con più di 30 diverse macchine di prova che ci permettono di testare i nostri prototipi.

Per cominciare, come nascono le nuove idee di prodotto?

Essenzialmente ci sono quattro diversi input per il dipartimento di sviluppo. Il nostro Titolare, il professor Klaus Fischer, principalmente da l’avvio per gli importanti progetti strategici. Altre idee nascono dall'intenzione di espandere ulteriormente la nostra leadership di mercato. Ulteriori aggiunte, modifiche e aggiornamenti al portafoglio esistente dei nostri prodotti sono un altro ramo di sviluppo. E, ultimo ma non meno importante, i progetti dei clienti che richiedono la nostra creatività e competenza e ci portano a sviluppare soluzioni personalizzate e su misura per soddisfare le loro esigenze specifiche

Cosa fanno gli “sviluppatori” una volta che un'idea o un problema sono stati individuati?

Gli approcci del nostro team sono diversi quanto il team stesso. Alcuni preferiscono rimuginare sulle cose da soli, altri preferiscono una sessione di brainstorming di gruppo o un approccio simile. Gli sviluppatori avviano quindi il processo di sviluppo tridimensionale utilizzando il programma CAD, dove le parti corrispondenti possono essere progettate prima di essere inviate direttamente alla stampante 3D.

E cosa succede dopo?

Ci sono cinque fasi nel nostro processo di sviluppo del prodotto: la fase di preparazione, la fase di indagine fondamentale, la fase di sviluppo, la fase di implementazione e la fase di introduzione sul mercato. Ci sono varie pietre miliari tra queste fasi. Queste pietre miliari sono autorizzate dalla direzione in un Policy Board.

Quanto tempo richiede un intero processo di sviluppo?

Dipende dal prodotto e può richiedere da sei mesi a due anni o più.

Cosa rende così speciale lo sviluppo dei prodotti fischer?

La qualità è la massima priorità per il Gruppo fischer: prima di lanciare un prodotto sul mercato, deve funzionare e offrire una tenuta sicura. I nostri prodotti sono utilizzati da diversi target di cliente professionisti e non, motivo per cui devono fornire un margine per il maggior numero possibile di errori di installazione, indipendentemente dal fatto che il foro sia troppo grande o la vite sia troppo piccola o non sia stata completamente inserita, ecc. Ecco perché abbiamo un concetto di alta sicurezza: per garantire che i nostri prodotti siano "eterni" nelle loro applicazioni.

Come potete garantire questo alto livello di qualità?

Investiamo molto per poter raggiungere questo standard, ma ne vale la pena. La nostra sala prove a lungo termine è un ottimo esempio. È dove installiamo i nostri ancoraggi e li testiamo sotto carico permanente. Il fissaggio più vecchio ha 43 anni e da allora ha tenuto 160 chilogrammi. Questa è una caratteristica unica che esiste solo qui, in fischer. Nessun altro concorrente può vantare una tale storia. Ecco perché possiamo promettere con certezza di garantire una presa sicura per un minimo di 50 anni.

Cosa ha in serbo il futuro della tecnologia di fissaggio?

La digitalizzazione sta influenzando i nostri metodi e processi di lavoro. La domanda è: come possiamo utilizzare le nuove tecnologie e opportunità per i nostri prodotti? Quando si tratta di ancoraggi, il nostro obiettivo è renderli ancora più intelligenti, simili ai nostri prodotti DUO-Line che si autoattivano e comportano a seconda del materiale di costruzione nel quale sono installati. Ciò dipende anche dagli ulteriori e futuri sviluppi dei materiali da costruzione. Le soluzioni ibride come le soluzioni in plastica e acciaio rappresenteranno un campo interessante, ad esempio.

E quale sarà il focus?

Penso che si tratterà principalmente di prodotti che diventeranno ancora più facili da usare, poiché presumibilmente sempre meno persone impareranno un mestiere e ci sarà un numero crescente di fai-da-te che montano le proprie installazioni, compresi i componenti pesanti. La sicurezza è quindi una priorità assoluta per consentire anche agli utenti inesperti di lavorare senza problemi con il prodotto.

To be continued nel fischer Magazine a Novembre!