Riqualificare in Condominio senza sbagliare: prima puntata

I bonus edilizia spingono i lavori di efficientamento e riqualificazione nei condomini, ma bisogna prestare attenzione perché non sempre si eseguono l’applicazione di cappotti o pannelli fotovoltaici con gli elementi di fissaggio adeguati. 

Gli interventi di rinnovamento e riqualificazione che interessano il patrimonio residenziale, nella maggior parte dei casi, richiedono componenti piccole, ma di enorme importanza per la tenuta di tutto il sistema edificio: gli elementi di fissaggio.

Che siano di natura meccanica come tasselli, viti e ganci oppure chimica non bisogna affidarsi al caso o, peggio, all’improvvisazione dovuta alla mancanza di cultura e aggiornamento in ambito costruttivo. La scelta e la posa corretta dei fissaggi contribuiscono in modo drastico alla sicurezza delle abitazioni, sia sotto il profilo statico che di prevenzione dal fuoco.

«fischer vuole essere il riferimento nei sistemi di fissaggio, vuole metterci la faccia, di conseguenza chi utilizza i nostri prodotti sa di parlare di qualità, di affidabilità, di garanzia e di sicurezza e queste sono le doti migliori che ci si può aspettare da un partner. Ed è proprio come un partner che fischer vuole porsi nei confronti dei propri clienti», spiega Luca Zordan, Sales Engineering & Project Business Manager di fischer Italia e vicepresidente di ISI, Ingegneria Sismica Italiana.

Lei è vicepresidente di ISI, Ingegneria Sismica Italiana. Di cosa si occupa l’associazione?

È un orgoglio per me essere stato rieletto nel consiglio direttivo di ISI ed essere stato insignito di questa nuova carica, come è un orgoglio rappresentare fischer all’interno dell’associazione. 
ISI riunisce le imprese, i professionisti, le istituzioni e il mondo accademico in ambito sismico. L’ associazione si occupa a 360 gradi di tutto ciò che è ingegneria sismica. Attraverso la promozione di studi e ricerche, la divulgazione scientifica, l’aggiornamento dei professionisti, oltre all’attivazione di gruppi di lavoro che oggi vertono su temi molto specifici come il Pnrr o l’aggiornamento dell’Ntc (Norme tecniche per le costruzioni, ndr). Il contributo di Isi in questo senso è quello di offrire una guida da parte degli attori che lavorano in diversa veste all’interno della filiera dell’ingegneria sismica. 
L'obiettivo è quello di portare delle proposte che si spera possano essere pubblicate e valutate da chi si occuperà di apportare nella pratica queste innovazioni e questi cambiamenti in modo che possa tener conto del parere della comunità scientifica, del professionista e, non ultimo, delle imprese che producono le tecnologie e che devono anche portarle sul mercato.

In Italia c’è necessità di modificare le norme o di applicarle meglio?

Si può sempre migliorare e questo certamente vale anche per le norme. 
Personalmente penso che in questo momento le norme esistano, l’importante è applicarle e, soprattutto, applicarle bene. In questo senso è utile capire come ragiona il normatore. Prendendo ancora come esempio l’Ntc, è sempre più evidente come si stia passando da una logica prescrittiva a una logica prestazionale. Invece di dire che cosa si deve fare, si indica una soglia prestazionale minima da rispettare. Secondo me una delle più grosse difficoltà oggi è capire questo cambio di mentalità.

Di recente sono state introdotte nuove regole per antisismica e incendi. 

Ormai è chiaro che l’Italia è un Paese a rischio sismico diffuso, intendendo con questa espressione che sono poche le zone che risentono di questo problema in misura più moderata. Nel mondo fischer le norme tecniche hanno introdotto una classificazione sismica per gli ancoranti e per i sistemi di fissaggio, addirittura più stringente rispetto a quella valida negli Stati Uniti, che sicuramente sono una zona ancora più a rischio sismico dell’Italia. 
L’importante è superare la mentalità limitante per la quale si è sempre fatto così e che, nella pratica, oggi vince ancora. Qualche segnale positivo c’è, come la maggiore attenzione verso gli elementi secondari, quindi tutto ciò che riguarda le partizioni verticali, orizzontali e l’impiantistica in genere.

Quali sono le novità nella prevenzione dagli incendi?

Il tema della prevenzione incendi sta cambiando: è recente, per esempio, l'introduzione della nuova Regola Tecnica Verticale all'interno del Codice di Prevenzione Incendi. 
Sono proprio i condomini a essere particolarmente investiti da questo tema, sia per le indicazioni contenute all'interno della nuova norma sia perchè molti bonus in questo momento stanno spingendo a eseguire i lavori sulle facciate. 
Fino a qualche anno fa in pochi sapevano dell'esistenza di indicazioni a riguardo, oggi, invece, più persone iniziano a esserne a conoscenza, anche a causa di alcuni recenti episodi di cronaca come l’incendio della Torre dei Moro di Milano dell’agosto 2021.

La messa in sicurezza degli edifici dal terremoto è un traguardo raggiungibile?

Non si tratta di traguardo raggiungibile, bensì necessario. 
E’ nostro dovere prevenire con ogni mezzo la perdita di vite umane che un evento sismico può provocare. Lavorando con quest’ottica si possono anche prevenire i danni alle apparecchiature e agli impianti che ricoprono un’importanza e un costo preponderante all’interno delle moderne costruzioni.

Quali sono le tecniche più utilizzate?

Se stiamo costruendo qualcosa di nuovo, è ovvio che la migliore tecnica consiste nel rispettare tutte le indicazioni contenute nelle norme e, soprattutto, quelle prescrizioni che ci indicano il livello minimo da garantire per la sicurezza di un edificio. 
Se parliamo di ristrutturazioni, secondo me la tecnica migliore è il buonsenso. 
Spiego la "provocazione": limitarsi ad applicare la singola norma può significare mettere in sicurezza solo una parte dell’edificio, con il rischio di tralasciare le restanti, altrettanto importanti. 
 formati cartucce resine epossidiche FIS EM Plus
Non spetta a me giudicare la bontà di misure quali il superbonus, ma stiamo perdendo una grande occasione. 
L'attenzione è quasi esclusivamente puntata sull’aspetto dell’efficienza energetica, un tasto oggi più che mai dolente per gli utilizzatori, mentre la parte di stabilità dell’edificio, senza entrare nello specifico della sismica, è messa alquanto in secondo piano. Insomma, il buonsenso ci direbbe prima di mettere in sicurezza un edificio e poi di abbellirlo. 
Mentre oggi si sta facendo perlopiù l’opposto.
Luca Zordan è Sales Engineering Manager di fischer Italia, si laurea in Ingegneria Civile all’Università di Padova nel 2007, affiancando agli studi l’attività di consulenza in Università e presso studi professionali. Ha esperienze lavorative in ambito di gestione di progetti per immobili civili, industriali e impiantistica di base e di gestione degli aspetti legati a norme ambientali, di salute, igiene e sicurezza. Ha coordinato cantieri edili dalla progettazione alla realizzazione finita nel rispetto di costi e tempi. Ha esperienza nel settore delle coperture e dei rivestimenti di facciata , dal cantiere come responsabile di commessa sino a collaborare nella creazione di una società specializzata nella produzione di lastre e pannelli di rivestimento, di cui ha curato la parte tecnica e commerciale. Nel 2017 entra in fischer Italia come Field Engineer Manager coordinando la nascente divisione di ingegneria sul territorio: il team di ingegneri e tecnici che supporta in tutta Italia gli studi di progettazione, gli enti pubblici, le imprese, le industrie e gli enti appaltatori. Dal 2018 coordina l’Engineering per il supporto progettuale, da sede e on field e la fischer Academy, l’ area formativa di fischer Italia. Siede dal 2020 nel Consiglio Direttivo di ISI – Ingegneria Sismica Italiana e dal 2022 ne ricopre la carica di vice presidente.
sc10-cd-1