Il Pordelio, pista ciclabile sulla laguna di Jesolo

Un percorso ciclabile di 7 km, di cui 5 sospesi a sbalzo sulla laguna

Una ciclopedonale lunga 7 km, di cui 5 realizzati a sbalzo sopra l’acqua dell’omonimo canale, che ha già preso forma in alcune sue parti, compreso un primo tratto di quello che è il percorso che costeggia il sedime stradale. 

Un intervento dal costo complessivo di 12 milioni di euro, che riqualifica tutta Via Pordelio, adeguando e mettendo in sicurezza l’asse viario dal Cavallino a Ca’ Savio, fino a Punta Sabbioni nel comune di Jesolo a Venezia.

È un’opera di elevata rilevanza nell’ambito degli interventi di riqualificazione di cui è oggetto il territorio comunale, in particolare il fronte lagunare: la nuova ciclopedonale si integrerà con i percorsi preesistenti e inoltre con la sua realizzazione si valorizzerà l’aspetto paesaggistico di Cavallino-Treporti, un territorio sospeso tra mare e laguna, dune di sabbia e barene ricoperte di limonio.

La struttura è studiata per integrarsi con l’ambiente con l’obiettivo di offrire un percorso panoramico di estremo valore per la sua unicità.

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Il progetto

Il progetto sul waterfront lagunare di Via Pordelio a Cavallino Treporti è iniziato il 10 dicembre 2019. Si sviluppa su una lunghezza complessiva di circa 7Km, di cui 2km sono realizzati su sedime stradale ed i restanti 5km, più impegnativi dal punto di vista ingegneristico, sono realizzati tramite una struttura metallica a sbalzo per circa 3m rispetto al muro di marginamento lagunare, su cui si affianca la strada di Via Pordelio.

I 2Km realizzati sul piano campagna sono il tratto 1 ed il tratto 6, ovvero le due estremità del percorso della nuova pista ciclabile, e su un tratto intermedio per complessivi circa 600m dove Via Pordelio si stacca dal muro di marginamento. Nei tratti di estremità si è optato per tale soluzione in quanto la larghezza della piattaforma stradale permette l’inserimento della pista (anche se con larghezza inferiore ai 3m previsti per la parte a sbalzo), ma soprattutto in quanto dovevano essere mantenute le concessioni per l’attracco dei natanti che in questi tratti sono molto numerose essendo a ridosso delle frazioni abitate di Cavallino e Ca’ Savio. Per i circa 600m intermedi invece, mancando la larghezza utile per la coesistenza di pista e strada, la soluzione adottata è stata quella di far coesistere le due strutture sulla stessa piattaforma.

Per quanto riguarda la parte a sbalzo, sia la progettazione che l’esecuzione rappresentano una importante sfida ingegneristica, per via degli obbiettivi e vincoli imposti soprattutto dal particolare contesto paesaggistico-naturale in cui si inserisce l’opera nel Comune di Cavallino Treporti.

Alla base della progettazione dell’opera gli obbiettivi principali sono stati sostanzialmente tre:

  • realizzare la struttura principale a sbalzo sulla laguna, collegandola ai pali di fondazione sotto la strada di Via Pordelio, attraversando il muro di marginamento senza interagire con lo stesso muro;
  • realizzare una struttura modulare che permetta una agevole manutenzione della parte metallica a sbalzo sulla laguna;
  • realizzare la parte metallica a sbalzo con standard architettonici a basso impatto sulla laguna circostante.

Mentre gli ultimi due obbiettivi si spiegano facilmente con le necessità di garantire il continuo buono stato nel tempo dell’opera ed il suo inserimento in armonia con il paesaggio lagunare, una considerazione a parte va fatta in merito al primo obbiettivo, il quale di fatto condiziona tutti gli aspetti strutturali ed esecutivi dell’opera nel suo insieme.

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Trave a sbalzo

La trave a sbalzo in acciaio è lunga 3m ed è realizzata fuori opera in officina. Essa costituisce la parte strutturale smontabile, unitamente al resto dei componenti secondari (arcarecci del piano di calpestio e parapetto di protezione), per agevolare la necessaria manutenzione e/o sostituzione delle componenti a sbalzo dell’opera nel corso degli anni. Essa si ancora alla trave di collegamento in calcestruzzo armato posta sotto la strada dietro al muro, attraversando lo stesso muro grazie ad un foro da 60 cm di diametro opportunamente realizzato.

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