Protagonista dell’intervista di novembre è il Dottor Sergio Capaldo, Direttore Generale di A. Capaldo S.p.A, con sede a Manocalzati, un piccolo comune in provincia di Avellino.
Parliamo del primo grossista d’ Italia con 6.500 clienti, 125.000 mq di logistica, 50.000 referenze.
La storia di successo dell’azienda inizia nel 1935 con Antonio Capaldo, il nonno, che con la moglie Geppina, avviò ad Atripalda, l’attività di commercio di ferramenta, colori e vetro.
Ma forse, come ci racconta nell’intervista il Dottor Capaldo, ancor prima.
Negli anni 80’ e 90’ l’azienda cresce esponenzialmente sia nelle strutture che nel personale.
Nel 1984 tutte le attività sono trasferite a Manocalzati e il magazzino raggiunge i 10.000 mq.
Il 2005 porta importanti investimenti in logistica e un futuristico impianto automatizzato che consente lo stoccaggio e il prelievo di 42.000 pedane e 100.000 cassette per minuteria.
Nel 2016 è aperto il nuovo impianto ad Avellino che integra due strutture, con moderne tecnologie di pick-to-light e voice-picking e standard di qualità elevati.
Sono migliaia i prodotti trattati, diversi per materiali e dimensioni, con i relativi problemi di spedizione in un unico carico allo stesso cliente
Capaldo ha sempre investito proprio sulla logistica ed è stato fra i precursori del magazzino automatizzato, a cui, come ci racconta il Dottor Capaldo, suo padre, ha in primis creduto.
Nel 2019 nasce CLab, l’evento biennale, pensato da Capaldo per essere un nuovo modo di innovare e a cui sono invitati tutti i clienti e fornitori, occasione di incontro e confronto sulle tendenze del mercato e su nuove idee di business.
A maggio 2023 si è svolta la 2° edizione di CLab, due giorni che hanno unito al lavoro momenti di convivialità, musica e di divertimento. CLab è un’occasione importante di coinvolgimento, in un momento storico che vede in atto un ricambio generazionale per conoscere l’azienda, l’organizzazione e la sua attenzione anche all’ambiente.
Dottor Capaldo ci racconta brevemente la storia di Antonio Capaldo S.p.A?
L’azienda appartiene a mio padre e ai suoi due fratelli – tutti senior e ancora in azienda – che hanno portato avanti il negozio aperto da mio nonno nel 1935.
Io rappresento la terza generazione, ma sarebbe più giusto dire la quarta, perché già più di un secolo fa il mio bisnonno, Pellegrino Capaldo, aveva una piccola attività, poi ereditata proprio dal figlio Antonio.
Siamo un’azienda familiare e a guidarla con me ci sono anche mia sorella Alessandra e mia cugina Giusy.
Capaldo diventa una S.p.A negli anni 70’ quando ci trasformiamo da vendita al dettaglio locale a realtà che guarda alla distribuzione oltre i confini provinciali.
Negli anni 90 abbiamo superato i confini regionali e dal 1995 operiamo come distributori all’ingrosso di ferramenta anche se non su tutto il territorio nazionale coprendo con diversa capillarità il mercato dall’Emilia Romagna al Sud d’Italia, isole comprese.
Abbiamo mantenuto il contatto diretto con il pubblico col marchio Progress, il nostro canale retail che propone anche casalinghi, articoli per il garden, arredo giardino e articoli pet.
Il casalingo negli anni 90 difficilmente si trovava in ferramenta, i primi a proporlo siamo stati noi, qui al sud.
Quello di Progress è un progetto nato per innovare e mostrare ai nostri clienti un diverso tipo di negozio, a libero servizio con diverse merceologie. Un volano per attrarre altri clienti come il pubblico femminile.
E’ stata un’innovazione soddisfacendo il bisogno del negozio di affiancare ai clienti professionali come il fabbro, o il falegname anche il privato, la famosa "signora Maria".
Gli artigiani all’epoca stavano bene, ma non potevano da soli mantenere l’economia del negozio, anche per una questione finanziaria. Il professionista comprava a credito, il privato invece pagava subito.
Il distributore nel business to business concede dilazioni di pagamento e affiancando il privato regge meglio i momenti di eventuali piccole crisi.
Oggi Capaldo vede i tre fratelli nei ruoli di amministratori delegati con mio padre presidente del Consiglio di Amministrazione. Ognuno di loro ha una competenza specifica - commerciale, amministrativa e finanziaria, di gestione del personale e rapporti con l’esterno. Questa suddivisone ci ha permesso di crescere in modo omogeneo.
Sono subentrato a mio padre nella parte commerciale e già da qualche anno è iniziato un processo di managerializzazione e alcune funzioni sono ricoperte da uno dei 7 manager del team che gestisco.
Il mondo cambia a una velocità che non è quella di 40 anni fa. Nel 2020, durante il Covid, abbiamo fatto un cambiamento importante del gestionale di magazzino.
Abbiamo 240 dipendenti ma, considerando tutte le attività a latere, arriviamo a circa quasi 600 persone.
Ci descrive la Vostra azienda in una sola parola?
In una sola parola sono indeciso tra Futuro o Innovazione.
Voglio esprimere il fatto che siamo proiettati al futuro. Siamo in fase di organizzazione con tante opportunità.
Abbiamo le capacità finanziarie per provare strade diverse, trovare la migliore e portarla avanti sia in ambito commerciale che in ambito logistico.
Chi è il vostro cliente tipo?
I nostri clienti sono i Rivenditori. La maggior parte sono di medie e piccole dimensioni.
I grandi, sono anche nostri clienti, ma sono pochi perché non si rivolgono normalmente al distributore. O lo usano per tappare i buchi.
Perché un cliente vi sceglie?
Servizio a 360°, assortimento largo e profondo, consegna entro 24 ore, disponibilità dell’agente e se serve del numero verde, delle schede tecniche o del supporto marketing. Servizio inteso in senso lato. Non metto il prezzo perché è secondario rispetto al servizio.
La convenienza è la ponderazione e la somma del prezzo e del servizio.
Perché Lei sceglie i fissaggi fischer?
Per il marchio e per quello che rappresenta. Capaldo è innovazione e anche fischer è innovazione sia nel prodotto che in tecnologia.
Il nostro business con fischer è legato alla casa e all’hobbista ma è importante anche per quei clienti che affiancano il privato e che vogliono un prodotto di qualità che dia sicurezza nel lavoro che fa.
L’artigiano che deve fare il lavoro ci pensa due volte a mettere un prodotto estremamente economico e pochi sono come fischer.
Le è utile per la sua attività il sito www.fischer.it?
Il sito lo utilizziamo poco perché facciamo molto affidamento sul vostro Area Manager per tutte le informazioni di base.
Tuttavia, se il nostro marketing ha bisogno di qualcosa prima, cerca sul sito e poi vi contatta. Lo utilizziamo perché, a volte, acquistiamo prodotti che non abbiamo a catalogo ma ci impegniamo a procurare al cliente che li chiede quindi ricerchiamo le informazioni tecniche.
Personalmente non lo utilizzo spesso, e non posso darvi suggerimenti, ma mi sembra ben strutturato tecnicamente e anche per hobbisti e privati.
Riceve il nostro fischer Magazine? Lo trova utile?
No, l’ho scoperto con questa intervista. Dovete promuoverlo di più!
I Suoi clienti perché scelgono fischer secondo Lei?
La risposta è la stessa per cui Capaldo compra fischer: marchio riconosciuto.
Per le persone il sinonimo di tassello è fischer. Voglio un fischer dice la signora Maria.
La fiducia nel marchio è qualcosa che, veramente, hanno pochi altri.
Che cosa pensa delle promozioni di fischer?
Partecipiamo a tutte quelle dedicate ai distributori attraverso le informazioni che arrivano al nostro ufficio acquisti.
Se dovesse darci dei consigli per migliorarci cosa ci suggerirebbe?
Sul prodotto non entro nel merito in quanto a qualità e innovazione, già avete le strutture per fare tutto questo.
Probabilmente qualcosa dal punto di vista di politiche commerciali.
C’è qualcosa da rivedere sulla distribuzione nel nostro ambito e settore.
Il mercato è aggressivo e problematico e difficile da gestire.
Servono interventi volti a calmierare certe situazioni, soprattutto al centrosud, dal punto di vista commerciale è un po’ una giungla.
Un maggiore margine di contribuzione è quello che servirebbe. Il margine di contribuzione deve essere migliorato. Le marginalità non devono essere abbassate da una guerra di prezzi che si combatte quotidianamente.
Una cosa positiva è che non abbiamo evidenza di problematiche dall’online.
Nella distribuzione c’è sempre chi non rispetta le regole e la distribuzione non è più solo provinciale o regionale come un tempo.
La visione del Dottor Capaldo è quella lucida e d’insieme di un manager di una grande azienda che poggia su basi solide e il cui successo è il frutto di scelte strategiche lungimiranti.
Grazie per il tempo che ci ha dedicato, il suo stile, la sincerità, le parole di apprezzamento!