Isolamento a cappotto esterno

L’isolamento a cappotto esterno è uno degli strumenti più efficaci per l’ottimizzazione energetica di un edificio. Consente di migliorare le prestazioni termo-igrometriche dell’involucro edilizio e contribuisce a migliorare il comfort degli ambienti interni, con un notevole vantaggio anche in termini economici sui consumi.
In questa guida vedremo che cosa sono i cappotti esterni, come funzionano, quali materiali vengono utilizzati, vantaggi e svantaggi derivanti dalla loro installazione.

Indice dei contenuti

Verso l’efficientamento energetico

In Italia, secondo le più recenti statistiche ISTAT, quasi il 60% degli edifici è stato realizzato prima del 1970 e presenta un consumo energetico di circa 100 kWh/mq, con numerose tipologie edilizie che arrivano addirittura a superare i 200 kWh/mq.

La Comunità Europea ha già fissato un chiaro obiettivo da perseguire entro il 2030: ridurre i consumi almeno del 32,5%. Questa problematica energetica può essere affrontata sulle abitazioni ad uso civile attraverso due strategie:

  • Attiva: riguarda l’uso di impianti di nuova generazione per la produzione di energia o per l’ottimizzazione dei consumi. L’esempio classico può essere la sostituzione della caldaia.
  • Passiva: riguarda l’involucro edilizio, che è la fonte principale delle dispersioni termiche. Il cappotto termico, interno o esterno, è uno degli esempi più applicati nelle costruzioni civili.

Isolamento a cappotto esterno

Si tratta della soluzione di efficientamento energetico migliore sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni totali o parziali. Il cappotto esterno è un isolante che si posa in opera sulla superficie esterna della facciata e che viene poi rifinito con intonaco o altri materiali di rivestimento protettivi. 

I vantaggi e gli svantaggi del cappotto

I vantaggi di un cappotto esterno

Si tratta di una coibentazione termica estremamente efficace, continua ed uniforme che impedisce quindi la creazione di ponti termici, evitando la formazione di muffe o condense. E’ in buona sostanza un cappotto per la casa. Ciò si traduce anche in un netto miglioramento nella salubrità degli ambienti interni.

La coibentazione contribuisce ad isolare acusticamente l’edificio, rallentando inoltre il suo naturale processo di invecchiamento e degrado. 

Gli svantaggi del cappotto termico

Lo strato di rivestimento della facciata (intonaco di finitura) può avere una durata minore rispetto alle soluzioni tradizionali visto che lo spessore applicato è minore.
E’ importante prestare attenzione, inoltre, anche alle opere di rifinitura da installare sulla superficie muraria esterna. Di questo ne parleremo a breve, prima cerchiamo di capire, praticamente, com’è fatto il cappotto esterno.

Com’è fatto un isolamento a cappotto termico?


Partiamo dallo strato più interno:
  • la parete perimetrale dell’edificio.

A questa vengono applicati:

  • un intonaco di regolarizzazione con un collante;
  • il pannello isolante;
  • uno strato di intonaco di base;
  • la rete metallica porta intonaco;
  • la rasatura del cappotto esterno con intonaco;
  • il rivestimento di finitura.

Quali pannelli isolanti termici si usano?

Il pannello isolante è una lastra prefabbricata con un’elevata resistenza termica che isola termicamente il substrato su cui viene posato in opera.

L’obiettivo di questa applicazione è proteggere dal freddo nei mesi invernali e dal caldo eccessivo durante i mesi estivi.
In questo modo si riducono in maniera drastica le emissioni di CO2 generate dagli impianti di climatizzazione o di riscaldamento.
Tra i materiali più utilizzati, regolamentati tutti attraverso delle norme EN, possono essere citati la lana minerale, la lana di roccia, il polistirene espanso sinterizzato (EPS) e il poliuretano espanso rigido. A questi si stanno aggiungendo sistemi a cappotto termico di ultima generazione con lana di legno, sughero espanso, resine, fibre di legno o perlite espansa.

 

 

La posa in opera del cappotto esterno

Il  fissaggio di cappotti isolanti alla muratura esterna necessita di speciali sistemi di ancoraggio che tengano bloccato il pannello e allo stesso tempo non creino dei ponti termici nella struttura.
Possono essere utilizzati degli specifici tasselli per pannelli isolanti con avvitamento a scomparsa, come i FIF-SV II di Fischer, o con fissaggio a percussione, come i FIF-CN di Fischer.


Fissaggio universale FIF-SV II

L'innovativo tassello universale per il fissaggio di cappotti isolanti da 100 a 400 mm con avvitamento a scomparsa

Fissaggio a percussione FIF-CN

Il fissaggio a percussione ad alte prestazioni per sistemi compositi di isolamento termico esterno

Fissaggio su pareti con cappotto esterno

Una volta fissato il cappotto, sarà necessario utilizzare dei tasselli specifici anche per fissare degli elementi sulla facciata. Ad esempio, per il fissaggio dei carichi pesanti su cappotto esterno, come condizionatori o inferriate, occorre utilizzare degli ancoraggi che garantiscano la resistenza ai carichi e allo stesso tempo, forando l’isolante, non generino ponti termici.

Proprio per questo Fischer ha pensato a nuovi tasselli per cappotti che possono sostenere sia piccoli carichi, come nel caso di affissione di un semplice numero civico, o di carichi più elevati, come nel caso di inferriate, lampade o climatizzatori.

Tassello prolungato per cappotti Thermax

Fissaggio termicamente isolato per carichi pesanti su cappotti e pannelli isolanti


Scopri Thermax

Tassello per cappotti FID

Il tassello per cappotto isolante adatto a carichi leggeri.
Scopri FID

Superbonus e cappotti termici

Rientrando negli interventi di riqualificazione energetica, la realizzazione di nuovi sistemi di isolamento termico a cappotto esterno può garantire la possibilità di sfruttare il Superbonus 110% previsto dai nuovi decreti.
Possono beneficiare di questa conveniente soluzione fiscale i condomini, le abitazioni indipendenti, ma anche professionisti e imprese.
I sistemi di isolamento a cappotto termico rientrano negli interventi trainanti purché interessino almeno il 25% dell’involucro edilizio e che si garantisca il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’intero edificio certificato tramite Attestato di Prestazione Energetica (APE).

 

 

Normative di riferimento

Le principali norme da tenere in considerazione sono:

  • UNI/TR 11715:2018 - riguarda la progettazione e la messa in opera degli sistemi isolanti termici da applicare all’esterno.
  • UNI 11716:2018 - riguarda le figure professionali addette alla posa in opera dei cappotti termici.

Un buon riferimento è il Manuale del cappotto termico Cortexa (qui il link per scaricarlo gratuitamente) che contiene tutte le specifiche che riguardano la corretta progettazione e posa in opera di rivestimenti a cappotto. 

 

 

Costo cappotto esterno

Il prezzo di un rivestimento isolante dipende molto dal tipo di materiale scelto ma generalmente varia dai 40 agli 80 euro al metro quadro. Ad esempio un sistema coibentante con pannelli in sughero costa mediamente 40-50 €/mq, mentre utilizzando la lana di roccia il prezzo sale a circa 75-80 €/mq.


sc10-cd-2